Imaging telescopes or lenses: Celestron C11 Fastar Imaging cameras: Canon EOS 7D DSLR Mounts: Celestron CGE Pro Guiding telescopes or lenses: TS Optics TLAPO 804-3 Guiding cameras: Lacerta MGEN v2.03 Focal reducers: Antares Riduttore F/6.3 per SC Software: Adobe PhotoshopCS5 |
Questa è la mia prima immagine effettuata col mio telescopio Celestron C11 sulla bellissima montatura CGE Pro e con la Reflex Canon 7D il tutto guidado ta telescopio rifrattore tripletto apocromatico TS 80mm e autoguida Lacerta Mgen.
Questo è il link per vederla ad alta risoluzione: Astrobin
M81 è una galassia piuttosto brillante, grazie alla sua vicinanza, e
se la notte è particolarmente adatta all'osservazione astronomica può
essere individuata anche con un semplice binocolo; uno strumento come un telescopio rifrattore da 60-80mm la mostra come una macchia chiara senza particolari, estesa per alcuni primi
e allungata in direzione NNW-SSE. Un telescopio più potente, sui
140-150mm, consente di poter notare la struttura del nucleo, molto più
brillante rispetto alle regioni periferiche, le quali sembrano sfumare
gradualmente nel buio del fondo cielo; con strumenti da 250-300mm si
evidenziano pure le prime strutture della spirale, sotto forma di
variazioni della luminosità dell'alone attorno al nucleo.[1]
Nelle foto a lunga posa o composite, il campo visivo di questa e della
vicina M82 può mostrarsi pervaso da una serie di intricati filamenti
nebulosi; questo sistema di gas e polveri oscure fa parte dell'Integrated Flux Nebulae, una nube di alta latitudine galattica appartenente alla Via Lattea.
La sua declinazione è molto settentrionale: infatti questa galassia si presenta circumpolare da gran parte dell'emisfero boreale, come tutta l'Europa e il Nordamerica, fin oltre il tropico del Cancro; dall'emisfero australe invece è possibile osservarla solo in prossimità dell'equatore. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra gennaio e agosto.
Storia delle osservazioni
La galassia fu osservata per la prima volta da Johann Elert Bode nel 1774, e in suo onore le fu poi assegnato il nome proprio; in seguito fu riosservata da Charles Messier, il quale la incluse nel suo catalogo nel 1781 descrivendola come una chiazza nebulosa leggermente ovale e più luminosa al centro. Nel 1914 Max Wolf ne rilevò la rotazione (fu la prima volta per una galassia a spirale) e ne stimò anche la velocità di rotazione, 300 km/s; nel 1993 fu scoperta al suo interno una supernova, chiamata SN 1993J.[1]
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