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lunedì 29 dicembre 2008

Modifica Amplificatore per chitarra VOX AD30VT

 

Non trovando sul mercato una soluzione poco costosa per amplificare la mia chitarra elettroacustica, ho decio di acquistare un modello dal quale partire per ottenere, tramite delle semplici modifiche, quello che esattamente stavo cercando. La scelta è caduta sull'amplificatore valvolare VOX modello AD30VT che ho quindi modificato al fine di ottenere una riposta nelle frequenze medio-alte più performante del modello originale.






Ho quindi aggiunto all'amplificatore due altoparlanti a 2 vie per i toni medio-alti, collegandoli fra di loro e alla scheda amplicatore interna, con dei cavi di alta qualità a bassa dispersione di segnale. Quest'ultima modifica l'ho resa reversibile installando un piccolo impianto elettrico costituito da interruttore, alimentatore dedicato e relè che inseriscono/disinseriscono in parallelo i due altoparlanti a due vie aggiunti. Inoltre ho rivestito la parte inferiore dell'amplificatore con del materiale fonoassorbente e la parte posteriore che chiude la cassa, è stata rivestita con del neoprene recuperato da dei tappetini per mouse. Tutto ciò al fine di ridurre le vibrazioni prodotte. Ho installato anche un condotto d'accordo per il bass reflex utilizzando un raccordo in alluminio recuperato da una nota bottiglia di profumo, anch'esso è stato successivamente rivestito in neoprene.





Come avete già visto dalle precedenti immagini, ho anche aggiunto delle rotelle per muovere semplicemente l'amplificatore durante gli spostamenti, ma anche per staccarlo da terra e quindi proteggerlo in qualche modo da pedate e umidità del pavimento...



L'ultima modifica apportata, riguarda l'aggiunta di un'altra presa per chitarra/microfono in modo tale da avere un semplice sitema, che all'occasione, amplificasse un microfono ed una chitarra senza utilizzare nient'altro.


PREGI: L'amplificatore è in grado di fornire in ucita le frequenze poi riprodotte efficacemente dagli altoparlandi aggiunti, permettendo di donare al suono tutta la gamma delle frequenze che prima mancavano e che, nel caso di una chitarra folk, sono necessarie per rendere il suono più naturale e "completo" posibile. 
E' possibile ripristinare l'utilizzo del solo altoparlante originale escludendo i due altoparlanti a due vie aggiunti semplicemente agendo su un tasto installato sulla parte superiore. In questo modo l'amplificatore può essere utilizzato sia con chitarre elettriche che elettro acustiche.
Il suono è pulito anche agli alti volumi e tende difficilmente a distorcere. L'amplificatore è adesso più versatile grazie all'aggiunta dell'ulteriore ingresso, risulta più comodo da trasportare grazie al nuovo set di ruote.

DIFETTI: Con la modifica apportata sono udibili dei lievi fruscii (white noise) alle alte frequenze, nel momento in cui si smette di suonare, prima dell'intervento del soppressore di rumore interno.

martedì 16 dicembre 2008

Modifica trolley portautensili Stanley


Vista la grande quantità di utensili che posseggo e dato il fatto che mi sposto di frequente, circa un paio di anni fa decisi di prendere un trolley porta utensili che fosse capiente, modulare e soprattutto robusto. La scelta cadde su un modello della Stanley che soddisfava quasi completamente quelle che erano le mie esigenze, si tratta di 3 moduli componibili costruiti in plastica abbastanza robusta e lamierino di metallo galvanizzato.
L'unico neo, a mio modesto parere, è la robustezza di questa soluzione. Infatti, le lamiere sono tra loro unite con degli incastri che, quando sollecitati a pieno carico, si spostano forzando troppo sulle plastiche. Poi, la base d'appoggio è costruita in plastica di sezione non sufficentemente idonea a sorreggere gli strascinamenti quando il trolley è a pieno carico. Mi sono quindi proposto di apportare delle modifiche e cercare di ovviare ai problemi sopra descritti.

La prima Modifica riguarda la base d'appoggio. Ho aggiunto un listello di legno, verniciandolo per evitare che l'umidità possa danneggiarlo, incastonandolo tra le varie parti di plastica e avvitandolo con 3 viti per ogni facciata (da 10 cm) + 6 dall'interno (da 3 cm). Prima di inserirele 6 viti più lunghe ho forato il trolley e la tavola di legno visto che dietro la plastica vi era uno strato di lamierino da passare ed anche per evitare che la tavola si spaccasse per la pressione esercitata dalle viti. Ho aggiunto 2 piedini in gomma con affogata una rondella d'acciao alla base, riciclati da una vecchia stampante. Il tutto aumenta di molto la rigidità strutturale e non permette che il fondo del trolley si danneggi durante gli spostamenti. Nelle figure che seguono è mostrato il lavoro eseguito:




Le parti metalliche unite da incastri sono state forate e unite più solidamente con dei bulloni su entrambi i lati.



Il fondo delle prima sezione è stato rinforzato con delle vere e proprie colate di colla a caldo che, una volta solidificata, aumenta sensibilmente la solidità strutturale.



Le giunzioni tra plastica e metallo sono state rafforzate con della colla termica che conferisce anche un certo grado di isolamento dall'umidità e dalla polvere. Sul fondo della prima sezione e al cassetto centrale, sono stati applicati, con del silicone, dei fogli di gomma telata a protezione delle parti più esposte o soggette a logorio.


Infine, il manico è stato rinforzato con una barretta d'alluminio sfruttando dei fori già presenti.



Adesso si che mi piace... ;)

lunedì 15 dicembre 2008

Modifica per Termosoffiatore Bosch PHG 500-2





Utilizzando il termosoffiatore Bosch modello PHG 500-2, ho sentito l'esigenza di avere un maggiore controllo della temperatura e della velocità di emissione dell'aria. Capitava infatti, che la velocità dell'aria era troppo elevata ad esempio quando scioglievo la cera che inevitabilmente fuoriusciva dal contenitore.
E poi, perchè non utilizzarlo nello stesso contesto, per raffreddare il pezzo in lavorazione che poco prima avevamo riscaldato? Pensate ad esempio ai lavori di rimodellazione con materiali termoplastici!
Così ho deciso di effettuare alcune semplici migliorie allo strumento senza comprarne uno nuovo più avanzato e senza acquistare componenti aggiuntivi visto che il materiale che ho utilizzato è stato riciclato da vecchie apparecchiature elettroniche dismesse.
Per l'esattezza ho aggiunto:
  • Un interruttore per l'accensione/spegnimento della resistenza di riscaldamento, recuperato da un alimentatore di un vecchio PC.
  • Un regolatore di velocità per motori asincroni monofase, recuperato da un pannello comandi per vasche idromassaggio.
Il regolatore di velocità è ampiamente sovradimensionato rispetto alle richieste energetiche del piccolo motore montato all'interno del termosoffiatore. La cosa interessante è che allo zero della manopola del regolatore non corrisponde una velocità di rotazione pari a zero, ma una minima velocità in grado comunque di non far bruciare la resistenza di riscaldamento dell'aria. Qui di seguito sono mostrate alcune foto del termosoffiatore dopo le modifiche apportate. Ho cercato di personalizzarlo ulteriormente aggiungendo delle serigrafie sui comandi:



I vantaggi ottenuti dopo il modding dell'elettroutensile sono:
  • Possibilità di variare, in modo continuo la velocità di rotazione della ventola, congiuntamente al selettore su due posizioni di serie montato, ottenendo di fatto la possibilità di aumentare proporzionalmente la temperatura dell'aria d'uscita.
  • Possibilità di utilizzare il termosoffiatore per quei lavori che richiedono la vicinanza e quindi la direzionalità del getto d'aria calda, ma al contempo non sopportano per loro natura pressioni d'aria elevate (cere e liquidi in genere).
  • Possibilità di escludere la resistenza di riscaldamento al fine di utilizzare l'elettroutensile per raffreddare l'oggetto in lavorazione poco prima riscaldato senza lasciare la presa.
  • Possibilità di escludere la resistenza di riscaldamento per soffiare semplicemente aria fredda per l'essiccazione di colle e siliconi.
  • Possibilità di escludere la resistenza di riscaldamento per raffreddare velocemente il termosoffiatore prima di custodirlo.
  • Modifica molto conveniente anche per la sola aggiunta dell'interruttore della resistenza.

Gli svantaggi che ho riscontrato:
  • Impossibilità di posare il termosoffiatore sulla propria superficie di appoggio per impiego stazionario, in quanto la base è ora occupata dalla manopola e dall'interruttore.
  • Modifica poco conveniente se non si possiede il variatore di velocità. In tal caso potrebbe convenire vendere il proprio modello e acquistarne uno più avanzato.

Aggiornamento sottosistema audio Workstation

Dopo appena 3 mesi, ecco arrivare il primo upgrade alla mia workstation. Si tratta di un aggiornamento che nasce più dall'esigenza di liberare spazio allo slot PCI Express che affianca la scheda video, in modo tale da potere installare in un prossimo futuro, quando i prezzi scenderanno, una seonda scheda video in configurazione SLI. Per fare ciò, ho dovuto vendere la scheda audio già installata che era montata su slot PCI 2.1 e installare al suo posto la nuova PCI Express X-Fi Titanium Fatal1ty Champion Series che adotta il nuovo slot PCI Express (quello mini) che, nel caso della mia scheda madre, è posizionato come primo slot di espansione sopra la scheda video. Le uniche differenze a livello hardware, tra la nuova scheda audio e la "vecchia", sono da attribuirsi al diverso slot adottato e al fatto che la nuova Titanium è dotata di una schermatura esterna contro le interferenze elettro-magnetiche in grado d'offrire una intrinseca maggiore robustezza strutturale e un estetica accattivante. Ecco alcune immagini della nuova scheda audio e di come si presenta adesso l'interno del case e il nuovo pannello frontale:




Una volta liberato il posto alla futura seconda scheda video, ho pensato di riesumere un vecchio adattatore PCMCIA to PCI e riutilizzare così tutte le schede di espansione PCMCIA che già possedevo per il portatile, come ad esempio la scheda PCMCIA Lacie con a bordo 2 porte firewire 800 (che utilizzo per il trasferimento dati all'Hard Disk esterno) e una firewire 400. Tale adattatore dovrà comunque essere rimosso prima dell'installazione della seconda scheda video in configurazione SLI! Di seguito, alcune foto dell'adattatore e della scheda PCMCIA Lacie firewire.